Piacenza - Fornovo km 73,2
Mi si
perdoni l’ardire,
lo
peregrinar nostro, in versi,
sul sito
vorria riferire …..
e lo
padre Dante che tutto è
fuorché petulante
speriam
ne la tomba non si rigiri,
ma
paziente emetta lievi sospiri…..
Stralci da una Comedia molto umana
Nel mezzo del cammin
del pellegrino
un picciol rivo oscuro e minaccioso
al gruppo nostro il sentier deviò un pochino.
Benché il cielo si tingesse a tenebroso
il timor non bloccò lo gruppo ameno
che lieto all’ostel trovò riposo.
Ahi qual dolce
zefiro sereno
in quel di Fiorenzuola
sul piazzale
accolse tutti, chi
più, chi meno.
Tosto entrammo insiem in cattedrale:
nel dolce loco un
vecchierel canuto
lo timbro suo appose su la credenziale.
L’animo nostro e lo corpo ben pasciuto
allietato dall'allegra compagnia
lo dì appresso fu lieve, ma risoluto.
Il sol ridente sulla
Francigena via
comparve allor per noi su l’orizzonte
ma li piedi
vescicosi ( oh mamma mia! )
a le cure di Barbarella, assai pronte
noi affidammo pensierosi e assorti
e “Grazie assai!” le stampammo in fronte.
Solo così, per lei, li piedi non fuor storti
e pure il buon Gianni assai solerte
come assistente rallegrò li visi smorti.
Dolce fu lo riposo
sotto le coperte
ma lo picchiettar de la pioggia mattutina
il passo non
fermò sulle rive erte.
Ahi quanto dura fu la salitina
che schiattar ci fe’ dalla fatica
le scarpe a mo’ di zeppe di argillina,
ma lo passo a noi non fermò mica
proprio come lo insidioso guado
che varcammo a passo di formica
dove Simo urlò “Io più non vado !”
E il buon Gianni allor, gagliardo e forte
le tornite braccia e il sorriso lieto
sfidando, ilare, la buona sorte
caricolla con audacia in spalle
ed inver la salvò da
certa morte….. .
Raggiungemmo infin il fondo valle
e lì mangiammo pan
gustoso e arrosto
lieti nel raccontar frizzi e balle.
Un dolce gaudio allor comparve tosto
non appena da lo zaino la Luisa
estrasse, come fata di frontiera,
(mentre il vento infuriava e pur la bisa)
uova sode a dozzine e colorate
che gustammo condite con le risa.
Lo vagar nostro ormai ( sospettavate ? )
giunto è alfin del suo
percorso
Altre mete son però
da noi desiate……
Larga è la foglia e stretta la via
dite la vostra ch’io ho detto la mia….
( ops! questa però è un’altra storia….)
Annina
Piacenza - Fornovo km 73,2
Mi si perdoni l’ardire,
Stralci da una Comedia molto umana
Benché il cielo si tingesse a tenebroso
Ahi qual dolce zefiro sereno
Tosto entrammo insiem in cattedrale:
L’animo nostro e lo corpo ben pasciuto
allietato dall'allegra compagnia
lo dì appresso fu lieve, ma risoluto.
Il sol ridente sulla Francigena via
Solo così, per lei, li piedi non fuor storti
e pure il buon Gianni assai solerte
Ahi quanto dura fu la salitina
sfidando, ilare, la buona sorte
(mentre il vento infuriava e pur la bisa)
Larga è la foglia e stretta la via
Annina
Campi di pomodori, con il tubo d'irrigazione interrato |
Il duomo, notevolissimo, di Fidenza, cuore della via Francigena |
Questo Pellegrino, scolpito sulla facciata del duomo, è diventato l'icona della Francigena, compare lungo tutta la Via. |
Si riparte verso Siccomonte |
Siccomonte, Casa di preghiera San Giovanni Battista. (foto di repertorio) |
La cura delle vesciche causate dalla giornata calda. |
La casa di preghiera di Siccomonte oltre che per la cura dell'anima è ben attrezzata anche per la cura del corpo. |
Brusca partenza mattutina sotto la pioggia |
Costamezzana |
Orme di cinghiale con ragno |
Sosta tecnica a Medesano |
L'ultimo facile guado nel Parco del Taro |
I due marpioni che chiudono il gruppo abbordano due bionde indigene |
Il Taro |
Il Duomo di Fornovo, un gioiello |
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