Piacenza - Fornovo (VF) 18-21/4/14

Piacenza - Fornovo km 73,2

Mi si perdoni l’ardire,
lo peregrinar nostro, in versi,
sul sito vorria riferire …..
e lo padre Dante che tutto è
fuorché  petulante
speriam ne la tomba non si rigiri,
ma paziente emetta lievi sospiri…..

Stralci da una Comedia molto umana 

Nel mezzo del cammin  del pellegrino
    un picciol rivo oscuro e minaccioso
    al gruppo nostro il sentier deviò un pochino.

Benché il cielo si tingesse a tenebroso
  il timor non bloccò lo gruppo ameno
che lieto all’ostel trovò riposo.

 Ahi qual dolce zefiro sereno
               in quel di Fiorenzuola sul piazzale
       accolse tutti, chi più, chi meno.

Tosto entrammo insiem in cattedrale:
  nel dolce loco un vecchierel canuto
    lo timbro suo appose su la credenziale.

L’animo nostro e lo corpo ben pasciuto

allietato dall'allegra compagnia
lo dì appresso fu lieve, ma risoluto.

Il sol ridente sulla Francigena via
      comparve allor per noi su l’orizzonte
         ma li piedi vescicosi ( oh mamma mia! )

a le cure di Barbarella, assai pronte
  noi affidammo pensierosi e assorti
        e “Grazie assai!” le stampammo in fronte.

Solo così, per lei, li piedi non fuor storti

e pure il buon Gianni assai solerte
        come assistente rallegrò li visi smorti.

 Dolce fu lo riposo sotto le coperte
           ma lo picchiettar de la pioggia mattutina
    il passo non fermò sulle rive erte.

Ahi quanto dura fu la salitina
   che schiattar ci fe’ dalla fatica
            le scarpe a mo’ di zeppe di argillina,

 ma lo passo a noi non fermò mica
           proprio come lo insidioso guado
              che varcammo a passo di formica

 dove Simo urlò “Io più non vado !”
         E il buon Gianni allor, gagliardo e forte
    le tornite braccia e il sorriso lieto

sfidando, ilare, la buona sorte
  caricolla con audacia in spalle
            ed inver la salvò da certa morte….. .

 Raggiungemmo infin il fondo valle
         e lì mangiammo pan gustoso e arrosto
 lieti nel raccontar frizzi e balle.

Un dolce gaudio allor comparve tosto
  non appena da lo zaino la Luisa
  estrasse, come fata di frontiera,

(mentre il vento infuriava e pur la bisa)
uova sode a dozzine e colorate
     che gustammo condite con le risa.

 Lo vagar nostro ormai ( sospettavate ? )
  giunto è alfin del suo  percorso
  Altre mete son però da noi desiate……

Larga è la foglia e stretta la via
dite la vostra ch’io ho detto la mia….
( ops! questa però è un’altra storia….)

Annina




















Campi di pomodori, con il tubo d'irrigazione interrato













Il duomo, notevolissimo, di Fidenza, cuore della via Francigena

Questo Pellegrino, scolpito sulla facciata del duomo, è diventato l'icona della Francigena, compare lungo tutta la Via. 




Si riparte verso Siccomonte





Siccomonte, Casa di preghiera San Giovanni Battista. (foto di repertorio)
La cura delle vesciche causate dalla giornata calda.




La casa di preghiera di Siccomonte oltre che per la cura dell'anima è ben attrezzata anche per la cura del corpo.


Brusca partenza mattutina sotto la pioggia


Costamezzana























Orme di cinghiale con ragno





Sosta tecnica a Medesano







L'ultimo facile guado nel Parco del Taro


I due marpioni che chiudono il gruppo abbordano due bionde indigene



Il Taro

Il Duomo di Fornovo, un gioiello  





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