Mongrando-Pollone (GTB) 11-1-15

Giornata da record !  è stata una sorpresa ritrovarci in così tanti, in un'ora organizzare il giro di macchine per portare trentun persone a Mongrando e poi a Pollone avere macchine a sufficienza per riportarli a Mongrando, grazie a tutti per la disponibilità, e grazie alla nonna taxi.
Lunghezza: 14,0 km o poco più
Dislivello: 440 m in salita, 160 m in discesa

Ecco le foto di Roberto : _qui_

E da Fiorella:

La Grande Traversata del Biellese è un ottimo modo per trovarsi e camminare!
  Le nostre guide, Barbara e Gianni, le studiano tutte per farci allenare in previsione delle tappe più impegnative della via Francigena e, chissà, del cammino verso Santiago.
  Al solito posto, quindi! Oggi siamo tantissimi; qualcuno ha letto le nostre imprese e si è informato per poter partecipare: bene!!
  Un po' di trambusto per organizzare le auto per Mongrando e quelle per Pollone: "Mi raccomando! Nessuno parta se l'auto non è al completo!"
  Si parte per Mongrando in macchina e, mentre aspettiamo gli autisti che hanno portato le auto a Pollone, veniamo esortati a prendere qualcosa di caldo nel bar del paese.
 La nebbia avvolge di gelo le nostre tenute sportive e, volentieri, facciamo la colazione rituale. Mentre attraversiamo la piazza, ci osservano e ci chiedono dove andiamo in fila e così numerosi!
Ma, nella felicità  di rivedersi abbiamo sbagliato i conti e, alla fine, abbiamo bisogno dell'agile ed anziana mamma di Barbara che ci aiuti a riportare i guidatori andati a Pollone sulla retta via! In men che non si dica si è resa disponibile e finalmente possiamo dare inizio alla nostra passeggiata. Foto!
  Il grigio del paesaggio si fonde al freddo dell'aria, facendoci camminare con le giacche chiuse ed i cappellini  calati sulla fronte. Le racchette ci aiutano a superare i lunghi tratti di fango, ma sono le chiacchiere a fare da protagoniste! Siamo all'11 di gennaio e non ci vediamo dalla fine di dicembre: un tempo irrimediabilmente lungo!!
  Qualcuno scivola, ma è prontamente afferrato, qualcun altro ha le ginocchia ancora provate dal recente cammino e si muove con estrema cautela, quasi goffamente. Anche altri hanno male alle più svariate parti del corpo: ginocchia, schiena, braccia...ma dai! Non si può essere così mal messi!!
 Mentre siamo intenti a parlare e a non cadere, piano piano la nebbia inizia a dissolversi e, dietro una curva del sentiero, il sole illumina la radura che si apre davanti a noi. I prati sono incredibilmente accoglienti con il loro abito verde, l'arcobaleno ci regala l'emozione di una foto in sua compagnia, il cielo azzurro si diffonde tutt'intorno ed il vento inizia a soffiare via le nuvole.
   Siamo attesi al caldo dell' Antico Asilo di Occhieppo per una pastasciutta ed un ricco antipasto. Giungiamo insolitamente puntuali. Sciamiamo sorridenti verso i nostri tavoli, consumando e spazzolando tutto in allegria: i racconti si intrecciano, le caraffe di vino si svuotano ed i caffè ci inseguono; riempiamo il locale di confusione e risate.
  Si riparte! Attraversiamo luoghi che conosciamo bene: sentieri stagliati contro le montagne innevate che fanno risaltare gli alberi spogli. Una lunga carovana che richiama lo stupore dei bambini che giocano.
 Piccole margheritine e minuscoli nontiscordardime spiccano sui prati.
 Gli alberi maestosi sono scossi dai racconti impetuosi del vento.
Raggiungiamo la chiesetta di San Grato e facciamo le foto: aspetta, ancora una! Non muovetevi! Fermi, ho ancora il vecchio autoscatto, bisogna rifare! Corri! No, niente; rifare!!

 Ormai siamo verso l'arrivo e, anche se è ancora presto, il sole lascerà il suo posto al freddo della sera. Nelle auto, stretti, al riparo dal vento, commentiamo la camminata appena terminata, già pronti per ritrovarci al solito posto ma non alla solita ora! 



La mattina fredda e nebbiosa si è presto trasformata in giornata di sole e vento caldo.

Presto usciamo dalla nebbia, guardando in alto le cime degli alberi sono dorate di sole.



Bellissimi pianori prativi che nessuno si aspettava.

Usciti da un un bosco si incontra questa cascina su un dosso aprico, sembra di essere sospesi a mezz'aria. 

In montagna si vede un po' di tormenta che ci regala l'arcobaleno,  ci accompagnerà per mezz'ora. E poi il  favonio ci riscalderà ancora la giornata già bella.

A Muzzano


Questo vecchio trattore non più adatto ai prati scoscesi viene usato per segare la legna.





Serenità, ci impegnamo per fare scorta di energie prima delle ultime due ore.




La Burcina, ma faremo ancora un lungo giro interessante prima di arrivarci





Cappella di san Grato

L'altra faccia della foto di gruppo.

A Pollone,  alla prossima!

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento: