Giro a Piedicavallo 13/11/16,

Oggi una piacevole camminata sopra Piedicavallo, tempo splendido, come la compagnia. A tratti si è molto discusso sulla definizione di 'falsopiano', chi diceva  "... poche storie, questa è un'accidenti di salita!" altri ribattevano che appunto si trattava di un falso piano per cui la definizione era corretta. Altri ancora timidamente dicevano, piano, chè ciò era falso... la questione è tutt'ora aperta.
Mentre le foglie cadute dei faggi frusciavano gradevolmente sotto i nostri passi...


La strada di sopra, tra Piedicavallo e Montesinaro


Un fortunato e raro incontro, un signore con la Gerla carica di legna scende dalla scalinata di Montesinaro.

Forse questo tratto di bosco grazioso e sperduto non ha mai visto diciassette persone tutte insieme

Si apre la pista nella spessa coltre di foglie



Il grande solutore si sofferma a cercare un nuovo rebus tra le felci secche.

Siamo sul filo di cresta tra le valli della Chiobbia e del Cervo

All'alpe Burun piccola sosta prima di iniziare la discesa

La ferocissima Zoe


Un esperto controlla la maturazione delle bacche di Gratacul (al plurale Gratacul, invariabile ), volgarmente detti rosa canina. :-)

Non ancora sazi di luce e di sole, da Piedicavallo saliamo ancora un po' fino a 'le Cascate' , poco prima della confluenza dell'Irogna con il Cervo. Qui siamo 'al Cios' , la vecchia pista da sci di Piedicavallo.

SIamo ormai vicini alla confluenza del Cervo e dell'Irogna. Vedremo solo una delle due cascate, l'altra è molto più bella ma è defilata e irraggiungibile oggi, è quasi l'una e il pranzo in paese ci tira come una calamita.


Un tappeto insidioso di foglie ci riconduce a Piedicavallo

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