Periplo lago d'Orta 17/09/16

Sabato 17 e domenica 18 settembre 2016: Periplo del lago d'Orta!


Da Pella a Orta S. Giulio km 24

Fantastico! Ci siamo! Ricominciamo le nostre camminate in compagnia!
Ci troviamo alle 7,30 al nostro secondo solito posto, quello di più giorni. Questa volta partiamo con i camper, per alcuni è un'esperienza nuova. Un camper con due di noi ci aspetta già da ieri sera al camping Cusio di Orta S. Giulio; da Biella partiamo in dieci su due camper. Quando ci abbracciamo per salutarci abbiamo una New Entry, perfetto!
 Svelti, sei da una parte, quattro dall'altra e si va!
La giornata è splendida, calda ma fresca. Chiacchieriamo ed, in men che non si dica, giungiamo a destinazione. Il camping è bellissimo: prato verdissimo, grande zona comune al riparo di una tettoia, bagni caldi e spaziosi, lavatoi confortevoli.
Presto: dobbiamo raggiungere il centro, da dove un traghetto ci porterà a Pella per iniziare il nostro giro ,che oggi si concluderà proprio ad Orta S. Giulio.
E' una giornata serena, il lago è di uno smagliante celeste calmo, nella piazzetta quasi nessuno, il battello tutto per noi ci permette di fare la colazione al bar prima di partire. Siamo incantati dal sole che, finalmente dolce, dopo un'estate infuocata, saltella sull'acqua in mille sfaccettature dorate. Ogni momento è buono per raccontare storielle e barzellette mordi-e-fuggi.
 A Pella c'è ancora meno gente; sogniamo di camminare in quel silenzio per tragitti più lunghi, sulla Francigena, verso Santiago...ma non possiamo, perché la maggior parte di noi lavora ancora, nonostante i numerosi punti argento ben evidenti! Godiamo di questa giornata perfetta e, chiacchierando tranquilli, procediamo per un percorso nient'affatto semplice.
Il sentiero è un po' su asfalto ed un po' su sterrato, poco sul bordo del lago, molto nel bosco, con discese vertiginose e salite ardue, brevi ma impegnative.
Alle porte di Omegna troviamo una spiaggetta tra gli alberi e decidiamo di fermarci per consumare il pranzo al sacco. Il lago è invitante e in un batter d'occhio, via calze e scarpe, qualcuno è già con i piedini nell'acqua! Ma non basta, la nostra New Entry è pronta per il bagno! Altri tre la seguono immediatamente, una quinta dopo poca insistenza! Nel bosco l'aria si era fatta afosa, sul sentiero poco battuto i rametti e l'erba alta avevano irritato i polpaccetti che sbucano dai pantaloncini corti; il bagno ha rinfrancato, facendo sparire ogni fastidiosa sensazione. Per poco che sia durato, è stato anche molto rilassante, forse troppo, e per riprendere a camminare ci vuole una certa forza di volontà.
 Ad Omegna consumiamo ancora un gelato ed un caffè. Il paese è animato da poche persone che seguono il ritmo lento del fine settimana. Gambe in spalla, continuiamo a salire e scendere cercando il riparo dal sole che, all'ora del pranzo, mostra ancora la sua forza infuocata.
 Vorremmo sbrigarci, mancano 14 km e le previsioni danno pioggia alle diciannove in punto. Scrutando il cielo sembra impossibile, ma...
 Mentre camminiamo affiancati a gruppetti di due tre persone, si sente chi ride e chi, a voce più bassa, racconta dei propri problemi, delle ansie reali o fittizie che abbiamo lasciato e che lunedì ci attendono inesorabili. I racconti però non sono angoscianti; forse è il camminare che li rende accettabili, forse è la natura rigogliosa che ci mostra una via naturale per affrontarli o più probabilmente è la partecipazione sincera di chi ascolta a rendere più leggero il fardello. Ma un ramo di uva che sporge ci invita ad assaggiare i suoi chicchi: subito ci dimostriamo disponibili ed improvvisiamo una merenda dolce e gustosa!
Ormai siamo quasi arrivati, mancano due minuti alle sette, il cielo si è oscurato, il vento ha fatto il suo ingresso; sull'asfalto camminiamo veloci in fila indiana, tra meno di venti minuti saremo al camping, magari riusciamo a non bagnarci. Ma nulla da fare, forse il cielo sa che la prossima trasferta sarà in Svizzera per riprendere la Francigena verso Canterbury, fatto sta che alle diciannove in punto inizia una pioggerellina incalzante e bagnata, che fa tirare fuori cappellini e copri zaino!
 Arriviamo e, fatte le docce bollenti, prepariamo nella zona comune la cena fatta di ogni sorta di prelibatezza preparata a casa. Come di prassi anche la nostra eroica New Entry ha le vesciche: è il tributo da pagare al cammino! Non si lamenta e non ha detto nulla, camminando stoicamente: ha stoffa da vendere! E' dei nostri sicuramente, anche se non potrà non essere sottoposta al rito delle barzellette storiche!
 Con i piedini immersi nell'erba bagnata, facciamo la spola per apparecchiare un banchetto squisito. Piove con intensità sempre crescente, ma noi siamo insieme e  rallegriamo la compagnia con storielle e barzellette. Ridiamo con la complicità di un certo  numero ragguardevole di bottiglie; forse siamo un po' troppo rumorosi e gli altri quattro ospiti del camping potrebbero essere disturbati, ma il rumore della pioggia attutisce le nostre risate.
Qualcuno ipotizza di preparare una buona grigliata per il giorno successivo poiché il tempo non fa che peggiorare.
 Alle dieci abbondanti rompiamo le righe e ci distribuiamo equamente nei camper.
 Io sono ospitata nella suite del camper di Barbara e Gianni. E' un letto spazioso, comodo, con le luci, dove non si batte la testa. Fuori la pioggia batte violenta sulla lamiera, il vento sembra sollevare il camper e così, mentre qualcuno si addormenta russando con leggerezza, nella penombra, qualcosa a quadri rimanda all'idea di una scatola. Da bambini le scatole racchiudono tutti i nostri averi, servono per imitare le sontuose case delle bambole, per radunare le biglie e le palle magiche. Non c'è nostalgia, ma lo stupore di avere realizzato un gioco: dormire in una scatola!


Da Orta S. Giulio a Pella km 14.

Al mattino suona la sveglia, ma continua a piovere. Iniziamo una lenta e lunga colazione con caffettiere da fare e rifare. Le marmellate fatte in casa sono una leccornia. Indugiamo nella speranza che smetta e...smette!
  Si parte per terminare il periplo del lago. Oggi è una passeggiata in piano, larga e comoda.
Incontriamo subito una piccola contrada della quale non ricordo più il nome. C'è una grande chiesa in festa; nastri multicolore partono dal campanile verso le case vicine,  sul sagrato fatto di ciottoli è allestito un banchetto. Ci invitano a partecipare alla messa e alla festa, ma non possiamo attendere, anche se i chilometri oggi sono pochi. Ringraziamo e salutiamo mentre vediamo arrivare una quantità di gente che si affretta per arrivare puntuale all'inizio della celebrazione. Al suono delle campane, riprendiamo la nostra strada.
E' quasi tutta sul bordo del lago. Si aprono ampi squarci da cui si gode di una vista bellissima. Ogni tanto una foto in compagnia, qualche foto in solitaria: appunti di viaggio che serviranno a rivivere le giornate di cammino.
 Sosta panino, preparato al mattino con il contributo di tutti. Ci fermiamo vicino ad un bar, un chiosco di legno pieno di firme e pensieri, sul bordo del lago. Oggi è l'ultimo giorno di apertura e così tutto, ma proprio tutto, è a metà prezzo! Prendiamo qualche bicchiere di bianco, gelato e caffè. Per il pomeriggio hanno organizzato “Lo svuota frigo”. Mentre noi chiacchieriamo con la proprietaria che spera, in futuro, di fare solo questo lavoro, anziché alternarlo con quello di ufficio, si materializzano casse acustiche e strumenti musicali che nel pomeriggio daranno vita al party. La ragazza ci invita a firmare con un pennarello indelebile il nostro passaggio sullo chalet.
 Poi ancora boschi ampi in riva al lago, ma niente più bagno; la pioggia ha fatto abbassare le temperature. Ville stupende allietano il paesaggio. Alcune sono ben nascoste alla vista perché circondate da un ampio parco, altre si offrono nella loro bellezza.
 Giunti a Pella c'è un mercatino e si vorrebbe dare un'occhiata, ma fortunatamente siamo spronati a riprendere subito il battello che ci riporta ad Orta. E' domenica e il paesino e la piazza sono affollati. Fatichiamo a fare la foto di fine percorso. Nella confusione siamo come sempre un po' smarriti. Ancora un gelato e poi si torna al camper. Coraggio! Fra quindici giorni intraprenderemo il cammino sulla via Francigena verso Canterbury!
 Ci troveremo al nostro secondo solito posto, ma non alla solita ora!
Fiorella
















Qui comincia il secondo giorno:  la chiesetta gioello di Corconio





Da cui si evince che dopo la pioggia esistono due Mondi, quello normale e quello riflesso nelle pozzanghere.



Dopo il pranzo qualcuno sperimenta una tecnica rivoluzionaria per la cura della calvizie.



























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