Senza dubbio è una delle più belle tappe della GTB, oggi poi era arricchita dallo splendore delle foglie autunnali. Il nostro biellese non finisce di stupirci, nessuno sapeva nessuno si aspettava posti così belli, anche se abbandonati. Ventun chilometri e passa, mille metri di salita eppure siamo arrivati alla fine gioiosi come ragazzini.
E qui Silvia, con la sua ricca tavolozza di parole e colori, abbozza un ritratto della giornata :
Mi
tornano in mente le immagini di questa deliziosa giornata con partenza da Piane di Veglio e arrivo a Quittengo sfocato e già un po’ scuro
dopo i nostri bravi 22/23 chilometri di su e giù tra le coste biellesi.
A
Quittengo siamo ormai in Valle Cervo, arrivati
da un Oriomosso dormiente salendo una
scalinata, breve ma intensa, costruita a regola d’arte dagli artigiani della
Bursh dei tempi passati.
Prima
c’erano stati boschi di faggi, di betulle, di aghifoglie che ci hanno regalato intensi, dolci colori autunnali.
Faggi
con le foglie ancora parzialmente verdi e poi faggi con le foglie di tutte le
sfumature del giallo, chiaro, più intenso, quasi mattone o dalle foglie
tendenti al rosso cupo, all’ocra, al marrone, sempre luminose . Molti alberi maestosi, dal tronco e dai rami di
straordinaria architettura, ancora con tutto il fogliame.
E
le betulle, che bellezza nella loro fragilità: tronchi screziati bianco-grigio-marrone
sullo sfondo dei verdi ormai tenui, dei gialli spenti, dei marroni delicati
delle foglie degli alberi e delle felci
sottostanti.
Che
belli i panorami con i prati ancora scintillanti di verdi e sullo sfondo
colline boscose come tavolozze dai colori tenui così ben armonizzati da
sembrare studiati.
E
ogni tanto uno scoppio di colore acceso, giallo, arancio, rosso, amaranto, stupefacente.
Veri
fuochi d’artificio della natura.
Il
sentiero percorre il frastagliato territorio biellese, entrando ed uscendo da
piccole gole e valli scavate da torrenti e ruscelli ( attenti al guado )
dall’aspetto innocuo, ma capaci di alluvioni disastrose, come lo Strona.
Incontra,
già in Valle Cervo, piccole frazioni
ormai quasi disabitate ( Tomati, Falletti) e prima cascine o gruppi di cascine poste
in belle posizioni e attorniate da prati ( cascina Le Piane, cascina Selle,
cascina Corte, cascine di Mezzo,…. ).
Un
sentiero a valle porta al Santuario del
Mazzucco, dove è d’obbligo la foto di gruppo nella quale si vede che siamo
tutti allegri e contenti di stare in quel santuario della natura che sono le
colline ( o montagne ) biellesi.

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Simo non sai quanto ci sei mancata! |
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Sosta caffè a Pratetto |
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Lavatoio, arrivando a Rialmosso |
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Carrellata di volti dopo la notevole salita da Tomati a Oriomosso. Una scalinata di 130 metri di dislivello che giunge dopo 20 km di marcia, siamo tutti in forma! |
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